strozzavolpe

Castello di Strozzavolpe

Percorso 2 alto, tappa 8 SPEDALETTO – CEDDA

Attraversando la terra di POGGIBONSI, per la Via Romana, il viandante vede ergersi a levante, mestoso, il CASTELLO DI STROZZAVOLPE. Domina come un gigante, con il torrione frontale e le alte mura, la zona intorno. Nel medioevo, sentinella del potente POGGIOBONIZZO, appartenne a Guido Guerra, che ne condivise la storia, non solo combattendo, ma offrendo asilo alle sue genti. Ai Salimbeni si devono le mura, il ponte levatoio, i fossati, XIII e XIV secolo, mentre la merlatura e il rialzamento del palazzo interno sono dell’800 a cura dei Bizzarri. Nomi, destini, stemmi, si succedono, Ademari, Rinuccini, Ricciardi, Da Cepparello… hanno lasciato tracce di sé seminando stelle, animali, fiori, dando vita a un bestiario fantastico tra le pietre. Intatto è il fascino di STROZZAVOLPE, avvolto nell’abbraccio misterioso della sua selva oscura. VOLPI D’ORO E VIE SOTTERRANEE, ogni CASTELLO ha la sua leggenda. Si racconta, che nelle notti di luna piena, nel bosco di STROZZAVOLPE, sia possibile scorgere dei cavalieri inseguire una volpe d’oro. Tesoro, pericoli, vendetta, si fondono in un unico racconto. S’ipotizza che dalla parte del CASSERO DI POGGIOBONIZZO sia stata scavata una via sotterranea che nel medioevo, passando sotto lo STAGGIA, raggiungeva STROZZAVOLPE. Via segreta serviva in caso di assedio per fughe e rifornimenti.

In cima alla scalinata, si prende a sinistra, continuando si incontrano due misteriose figure di pietra: I GUARDIANI. Custodi della via, ne vegliano il principio. Si scende tra i lecci, superata la strada che taglia il percorso, ci inoltriamo nel tracciato ampio e dorato, che sale dolcemente fino a CEDDA. Il PORTONE, confine di proprietà, è soglia simbolica per un altrove.