muro

Città nascosta

Percorso 1 basso, tappa 10 STAGGIA
Percorso 2 alto, tappa 10 STAGGIA

Camminando con lentezza STAGGIA rivela sotto il volto quotidiano e conosciuto, l’anima segreta della città, che contiene segni, svela tesori, comunica messaggi. Su ogni casa veglia un GUARDIANO, una buona STELLA a proteggere: il focolare domestico, l’orto di casa, il bucato steso. Oggetti apotropaici, come gli spaventapasseri, allontanano i pericoli, ammoniscono i maleintenzionati. Troviamo possenti LEONI a guardia dell’ingresso, delicate FARFALLE invito alla leggerezza del passo, GALLETTI arzilli e la silenziosa saggezza di TARTARUGHE sul terrazzo. Non si scomodano Santi in Paradiso a proteggere la casa, ma tutto il cielo, sole, stelle, luna, è invitato a posarsi sul muro. Il gusto per le stelle lo si trova su costruzioni antiche e abitazioni moderne, chissà se a ogni bambino che nasce si aggiunge una stella. Passando per VIA ROMANA, ogni porta ha un ARCO, ogni arco ha in sé RAGGIERA DI SOLE, in ferro battuto di meravigliosa fattura, di sapiente mestiere. I raggi diventano cuori intrecciati, frecce d’amore, nodi o fiorami, raccontano storie. Accade che la chiave di volta dell’arco fiorisca, ricorda che l’anima della città che appare addormentata è pronta a sbocciare. Alla Piazzetta, vicino I’NOSTRANO, l’inizio di VIA DELL’OSPEDALE, abbondano i SEGNI. Sul bellissimo portale è scolpita una CORDA, simbolo della SALVEZZA, Percorso del pellegrino che da qui si snoda come filo. Il battente picchia sulla CONCHIGLIA in cerca di asilo. Evoca il simbolo del CAMMINO di SANTIAGO di COMPOSTELA dove la conchiglia è raggiera di stella, cappasanta a protezione del viandante. Il pellegrino cerca una STELLA a guidare il cammino. L’astro a cinque punte si rivela corpo di donna, madre luminosa discende a proteggere l’uomo in un abbraccio familiare: il MADONNINO o TABERNACOLO. Antica edicola romana, da edere il focolare domestico, era dedicata a Cerere dea della casa, trasformazione del culto di Iside arrivato dall’Egitto. Per VIA ROMANA, ai piedi del Castello, all’ingresso di Staggia, troviamo i MADONNINI a scaldare il cammino solitario del pellegrino.