Fondazione La Rocca di Staggia / Associazione OttOvolante
Animazione contemporanea
SEDUTA IN SCENA
SEDUTE IN SCENA Progetto di Donatella Bagnoli, è un work-in-progress all’interno dell’esposizione:
REMO CHITI FUTURISTA A STAGGIA
SABATO 24 OTTOBRE 2015 – Rocca di Staggia
Fabio Calvetti presenta Lyrique pour mon fauteuil. Dal quadro all’animazione contemporanea di una sedia.
Libera interprestazione scena n°9 del film LA VITA FUTURISTA: Balla si innamora e sposa una seggiola, ne nasce un panchetto.
PROGRAMMA
ore 16.00, 17.30, 19.00
L’evento si fa in tre per consentire la partecipazione del pubblico.
Incontro con l’artista: FABIO CALVETTI, Lyrique pour mon fauteuil
Performance teatrale: con il coinvolgimento dei visitatori.
Degustazione vini e formaggi: FORME D’ARTE a cura di Paolo Piacenti ogni forma dedicata ad un’opera dell’artista Fabio Calvetti
Performance teatrale: e all’Esposizione Remo Chiti Futurista a Staggia.
AFFICHE D’AUTORE: SEDUTE IN SCENA
Saranno realizzate 24 stampe autografate con interventi personalizzati e una dedica dell’artista Fabio Calvetti acquistabili nell’occasione.
Remo Chiti, firmatario del manifesto del cinema futurista sarà nel 1916, attore e creatore, insieme a Ginna, Corra, Settimelli e Marinetti, del film VITA FUTURISTA. Andato perduto, rimangono solo alcuni frame, ne resta la fantastica sceneggiatura. La Scena n° 9: “Balla si innamora e sposa una seggiola, ne nasce un panchetto”, è un invito-provocazione per artisti contemporanei nel dare vita ad opere, performance, scenografie abitabili, da interpretare coinvolgendo il pubblico.
Al centro la SEDIA…
Se Marinetti in “Vengono” sostituisce gli attori con delle seggiole, in “vita futuristA” ciò che si indaga è la relazione tra l’uomo e la sedia che, non più oggetto, si fa presenza poetica e sentimentale.
SEDUTE IN SCENA si è aperta a Maggio con l’installazione di Francesco Bruni “Sedia alata”.
Il 24 ottobre Fabio Calvetti va in scena con la sua “Lyrique pour mon fauteuil” dando vita a una contaminazione tra fotografia, pittura, performance, creando uno spazio teatrale dove la sedia, pre-senza-assenza rivela, in un silenzio sospeso, l’anima. L’apparente vuoto è intriso di un linguaggio segreto che colora di sensazioni il quadro, la scenografia, l’artista e la stanza, rendendo il visitatore parte di questa intima relazione. Ciascuno potrà abitare, indossare, interpretare e relazionarsi con la SEDIA diventandone parte.
Fabio Calvetti è nato nel 1956 a Certaldo dove risiede. Si è diplomato al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura. Intensa la sua attività in Italia e soprattutto all’estero con mostre in gallerie negli Stati Uniti, in Germania, in Spagna, in Belgio e soprattutto in Giappone e in Francia. Negli ultimi anni sono state allestite sue esposizioni personali in Musei e Spazi Pubblici di grande rilievo come lo Shinjuku Park Tower di Tokyo, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, il City Art Museum a Kwangju in Corea, il Palazzo Venezia di Roma e la Biblioteca Marciana di Venezia.